FUSILLI ALLA BOSCAIOLA: PIATTO CREMOSO
Fusilloni alla boscaiola

FUSILLI ALLA BOSCAIOLA: PIATTO CREMOSO

Quando si parla di sugo alla boscaiola ci si riferisce ad un condimento che prevede l’utilizzo dei funghi come ingrediente principale.

Ecco allora che può variare di regione in regione, grazie ai prodotti che caratterizzano ogni singolo territorio, che si miscelano tra loro.

A seconda del luogo, quindi, ecco che si trovano i funghi abbinati a pancetta o speck affumicati, o prosciutto cotto, oppure salsiccia a tocchetti per quanto riguarda le carni.

A questi ingredienti vengono uniti però anche: pomodorini, piselli, olive nere (hai già dato un’occhiata alla nostra dispensa? Clicca qui)

Non solo porcini

Quando si parla di funghi si pensa subito ai porcini, che sono indubbiamente i più pregiati, ma in questo tipo di sugo trovano spazio i colorati finferli, come i cremini di un tenue colore beige marroncino, o i quasi bianchi champignon.

Lassù sulle montagne

Se si parla di funghi, inevitabilmente lo scenario che si presenta alla mente è quello di freschi boschi in montagna.

Infatti il condimento alla boscaiola pare abbia origine tra gli Appennini Tosco – Emiliani.

Ma siccome l’Italia ha un territorio ricco di monti più o meno alti, è scontato poter collocare questo tipo di condimento un po’ dovunque.

Pomodoro sì, pomodoro no

Esiste da sempre la questione della presenza dei pomodori in questo sugo.

Esistono versioni dove è presente, dal momento che è una delle coltivazioni di quello specifico territorio e altre dove il condimento alla boscaiola è bianco.

Nel Napoletano ad esempio, ne esiste una versione che prevede: pomodori pelati, funghi champignon, funghi porcini secchi, pancetta, aglio.

In alcune regioni del nord, invece, si realizza con: funghi porcini, piselli, vino bianco, brodo di carne e spolverata finale di parmigiano reggiano.

In alcune località di montagna poi, viene realizzato con: prosciutto cotto, funghi (a scelta ), salsiccia, scalogno e panna.

Quest’ultimo ingrediente viene spesso utilizzato proprio in quelle ricette che non prevedono il pomodoro.

Morbido e cremoso

L’aspetto che unifica tutti i vari tipi di ricetta però, è la cremosità.

Che sia il pomodoro o la panna, l’importante è che gli ingredienti siano morbidamente legati tra di loro.

Solo così aderiranno perfettamente alla pasta e, nel caso dei fusilloni Masilicò, il sugo sarà trattenuto dalla superficie porosa ottenuta dalla trafilatura a bronzo e si infilerà nelle eliche di questo formato, arrivando a sprigionare in bocca un sapore intenso , che sa di famiglia riunita a tavola, magari nei pressi di un caminetto acceso, a far festa.

FUSILLI ALLA BOSCAIOLA: Ricetta

Ingredienti:

500 g di fusilloni Masilicò
500 g di funghi a scelta
Una manciata di funghi porcini secchi
40 g di parmigiano reggiano grattugiato
200 g di panna da cucina
1 spicchio di aglio
1 tazza di brodo vegetale
1 cucchiaiata di passata di pomodoro
QB di Olio EVO, prezzemolo, sale, pepe

Fusilli alla boscaiola, procedimento:

Dopo aver ben pulito i funghi freschi,andranno tagliati a fettine sottili. Mettere a bagno in acqua tiepida i funghi secchi al fine di ammorbidirli.
Porre in un recipiente l’ olio con lo spicchio di aglio lasciato intero.

Quando comincerà ad imbiondire unirvi i funghi freschi e quelli secchi ben strizzati, salare, pepare e continuare la cottura mantenendo il tutto morbido con il brodo vegetale.

Una volta che i funghi saranno cotti ed il brodo quasi completamente asciugato, aggiungere la panna.

Cuocere ancora pochi minuti rettificando con sale e pepe.
Aggiungere la passata di pomodoro e spegnere.

Portare a cottura i fusilloni e, dopo averli scolati, unirli al condimento e spadellarli, mantecandoli con il parmigiano grattugiato.

Ecco! I fusilloni sono pronti per essere impiattati e spolverizzati con prezzemolo tritato.

I profumi e i colori dell’autunno di questo piatto daranno ancora più calore al pranzo della domenica in famiglia.

Curiosità

Pare che Perseo (eroe dell’antica Grecia), mentre rientrava da un lungo viaggio, assetato potè dissetarsi raccogliendo l’acqua di una fonte nel cappello di un fungo.

Il sapore assunto dall’acqua e l’aiuto trovato in quel fungo , lo portarono ad esprimere la sua gratitudine fondando una colonia cui diede nome:
”Micene” che, in greco, significa fungo.

Oggi, secondo alcuni studi di ricerca sul cibo, è stato attribuito il maggior utilizzo di funghi (porcini) da: Italiani, Svizzeri e Austriaci!

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