MARMELLATA O CONFETTURA?
MARMELLATA O CONFETTURA?

MARMELLATA O CONFETTURA?

Il nome “marmellata” deriva dal portoghese “marmeleiro“ (mela cotogna), una contrazione del latino “malimela” e cioè”mela dolce“, che a sua volta deriva dal greco “melimelon” che significa: melo innestato nel cotogno”.

Di base la marmellata è una equilibrata miscellanea composta da acqua, zucchero, agrumi.

Sì, proprio agrumi, perchè per legge la denominazione di marmellata è attribuita solo a questi frutti.

Arance, mandarini, pompelmi, limoni, cedri, bergamotti sono quindi gli ingredienti di base.

A chi va però il merito di aver sperimentato la prima volta la marmellata di arance?

Pare che tutto iniziò quando Caterina D’Aragona dopo il suo matrimonio con Enrico VIII soffrisse così tanto per la mancanza di questi frutti della sua terra, che, per poterne assaporare il gusto, avesse disposto questo tipo di cottura da poter gustare lontano da casa.

Un‘ altra leggenda analoga è attribuita a Maria De Medici che, in Francia col consorte Enrico IV, attraversò un periodo in cui necessitava di vitamina C.

Gli agrumi sottoforma di marmellata vennero messi in contenitori ben chiusi per affrontare il lungo viaggio.
Su ogni coperchio fu scritto: “per Maria ammalata”, in francese venne letto come: “pour Marimalade”, da quel momento: marmalade.

MARMELLATA O CONFETTURA?Non solo vitamina C

Gli agrumi, ma in particolare l’arancia, hanno caratteristiche e proprietà molto importanti.

Sicuramente quella primaria è l’alta concentrazione di vitamina C che rinforza le difese immunitarie e da sempre è di supporto nelle forme influenzali, dato che regola la produzione di anticorpi.

Di conseguenza aiuta a prevenire malattie tumorali e cardiache.

Stimola molto il collagene, dando e mantenendo elasticità a cartilagini, apparato connettivo, ossa, capillari, denti, gengive.

E’ un ottimo antiossidante e contrasta i radicali liberi.

Ottimale l’apporto che dà all’assorbimento del ferro in caso di anemia e, in ultimo, ma non per importanza,aiuta a controllare lo stress.

Ecco quindi che la marmellata ha in sé tutte queste proprietà a cui aggiungere la piacevolezza del gusto, che la fa gradire a persone di tutte le età.

MARMELLATA O CONFETTURA?E la confettura invece?

La definizione del termine significa “preparazione” dal latino “confectura” che, a sua volta, deriva da “confetto”.

Vede protagonista tutta l’altra frutta, ma anche pomodori, radici di zenzero, fusti di rabarbaro, carote, cetrioli, zucche, patate (particolarmente le dolci), angurie, meloni.

Per legge la confettura deve essere realizzata con purea o polpa a tocchetti o a fettine in proporzioni ben definite rispetto ad acqua e zucchero.

In alcuni casi il miele può sostituire lo zucchero e si possono utilizzare i succhi dei rispettivi frutti, ma anche ad esempio, succo di barbabietola nelle confetture di frutti rossi quali fragole, lamponi, ribes, uva spina e prugne.

Vi si può aggiungere la pectina (un polisaccaride, quindi uno zucchero presente nella frutta e nella verdura) allo stato liquido.

Confettura extra

La legge ha portato anche alla definizione di confettura extra che differisce per la percentuale di polpa utilizzata e che non sia concentrata.

E la composta?

Molto più libera da vincoli legislativi la composta ha la caratteristica che si possono aggiungere additivi e coloranti, quelli che non sono autorizzati nella preparazione delle confetture e delle marmellate.

In questa tipologia rientrano tutte quelle preparate in casa con frutta o verdura di stagione, spesso molto ricche e rese gustose dalla “contaminazione” di più ingredienti.

Anche la composta ha origini molto antiche; il nome deriva dal francese “compote” che, a sua volta, ha origini dal latino “composita” e si può pensare abbia origini che risalgono al Medioevo, quando la frutta veniva cotta anche nel vino e speziata con limone, cannella, vaniglia.

Parlando di mele…

In Campania viene coltivata quella che è definita la “regina delle mele” e cioè la Mela Annurca Campana.

Il suo nome deriva da “mela orcula”, poiché coltivata in una parte della regione detta: la zona dell’Orco.

Ha proprietà benefiche e nutritive rilevanti., caratterizzata dalla polpa bianca, soda e croccante, è profumata e dal sapore intenso ed aromatico. 

A guardarla ricorda quel bel cesto di mele nella favola di “Biancaneve”: buccia rossa, liscia, lucida…invitante!

Tutte queste caratteristiche trovano origine nel fatto che le mele annurca vengono raccolte ancora acerbe, poichè hanno il picciolo debole che non ne regge il peso fino alla maturazione.

Raccolte prima che cadano vengono messe su teli di canapa, ma anche adagiate tra paglia, trucioli di legno e aghi di pino.

Tutto ciò al sole sino a che, partendo dal colore verde della buccia e passando dal giallo con striature rossastre, non acquisiscono il loro allegro e vivace colore rosso.

MARMELLATA O CONFETTURA?A questo punto …

Questo è il momento in cui Masilicò recupera questo fantastico dono della terra per trasformarlo sapientemente in una fantastica confettura.
E trovi tutto qui –> https://www.masilico.com/confetture/

Così ogni volta che verrà aperto il vasetto che la ospita, questa confettura inebrierà, chi si appresta a mangiarla, col suo gusto genuino ed il suo profumo che sa di Cilento e di sole.

Diventerà così l’augurio di una buona giornata durante la prima colazione, momento rilassante e goloso  per merenda, ma anche allegria e famiglia con la crostata dei momenti di festa!

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