CARNEVALE: FEBBRAIO, MESE SPECIALE
E siamo a febbraio, il mese in cui hanno la meglio cioccolatini, cuoricini, maschere e frittelle.
Già, perché è proprio in questo mese che si passa dalla romantica festa degli innamorati alle chiassose e divertenti scorribande in maschera!
Quella del Carnevale è una festa che affonda le radici nella notte dei tempi, è il momento in cui si può dare sfogo alla fantasia e alla creatività, da Nord a Sud, seguendo antiche tradizioni, ma anche con declinazioni nuove, inaspettate e più moderne.
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CARNEVALE: FEBBRAIO, MESE SPECIALE • Perché si festeggia
Tempo di spensieratezza e baldoria, il “carnevale” vede le sue origini etimologiche nel latino carnem levare e cioè letteralmente “privarsi della carne”, proprio a indicare l’ultimo banchetto che, come voleva la tradizione, si teneva il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri; ossia il Martedì Grasso.
Facendo un tuffo nel passato, si hanno notizie dei primi festeggiamenti del Carnevale intorno all’VIII secolo, quando veniva organizzato un banchetto con tanti cibi e bevande prima del digiuno.
Parallelamente, i Greci, in questo periodo dell’anno, celebravano le feste di Dioniso, organizzando banchetti in cui ci si ubriacava e dove tutto era lecito.
Durante questi festeggiamenti l’ordine sociale veniva rovesciato e tutto il popolo, sia schiavi che liberi cittadini, si riversavano nelle strade delle città per far festa con musica, costumi variopinti e balli sfrenati.
Ad ogni regione la sua maschera
Quasi ogni regione d’Italia ha la sua maschera e ognuna, con il suo relativo costume, ha un particolare carattere che la contraddistingue.
Sono nate dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, oppure sono state ideate appositamente come simboli dei festeggiamenti di questo periodo.
Pulcinella
Maschera napoletana dal costume bianco e dal naso adunco, servo pigro e opportunista. Il nome potrebbe derivare dalla voce chioccia o dal naso a becco (piccolo pulcino).
Pantalone
Maschera veneziana, Pantalón è, nel Cinquecento, un anziano mercante avaro e lussurioso, ma nel tempo si evolve nella figura di un buon uomo.
Colombina
Vivace e maliziosa servetta di Pantalone, a differenza degli altri non indossa una maschera ed è uno dei primi personaggi femminili definiti del teatro italiano: il ruolo della servetta, infatti, avrà importanza sempre più crescente nelle commedie.
Famosissimo servo imbroglione e sempre affamato, di origine bergamasca, dal costume multicolore.
Brighella
Un altro servo furbo, anche lui bergamasco, migliore amico di Arlecchino.
Balanzone
Dottore anziano, saccente e pedante, di origine bolognese, che indossa una toga nera.
Gianduja
Personaggio torinese di origini astigiane, nasce come personificazione del carattere del popolo piemontese: conservatore, fermo sulle sue posizioni ma fedele alla parola data e sempre di ottimo umore.
L’elenco sarebbe ancora molto lungo…
Da molti anni ormai, però, queste maschere della tradizione hanno lasciato il posto a caricature legate ai personaggi dell’attualità, dei film, dei cartoni animati, non ponendo limiti alla fantasia.
CARNEVALE: FEBBRAIO, MESE SPECIALE • Tradizioni in cucina
Le cose mai cambiate nella festa del Carnevale sono, invece, le preparazioni dolciarie e gastronomiche.
Alla base ci sono indubbiamente le frittelle che, pur mutando nome e magari con qualche piccola variazione degli ingredienti, non possono certo mancare.