IL PEPERONE
Il Peperone: un unico nome per definire un’infinità di varietà multicolori che danno gusto ed allegria alle ricette, principalmente a quelle estive.
Il peperone: 1492 la scoperta
Pomodori, mais, patate, zucche, cacao e… peperoni. Questa una parte dei “bottini” che Cristoforo Colombo portò con se dall’America del Sud in Spagna.
Intorno al 1600 se ne hanno i primi riscontri in Italia e da quel periodo, il peperone, si diffuse facendosi conoscere per le sue peculiarità legate ai diversi colori che caratterizzano questo ortaggio che, per un difetto genetico, non è così piccante come il più piccolo “peperoncino”.
Ad ogni colore proprietà benefiche diverse
Rosso: dà senso di sazietà con la sua polpa soda, zuccherina e “scrocchiarella”.
Tra tutti è quello più ricco di nutrienti ed è squisito se cotto alla brace, ma anche in pinzimonio, piacevolmente arricchito con polvere di rosmarino ed olio extra vergine di oliva Masilicò;
Verde: con caratteristiche depurative e di questo colore perchè raccolto prima che la maturazione sia completata; caratteristica questa che gli conferisce un gusto più acidulo per cui diventa ingrediente principale della peperonata. Ottimo anche come completamento di ricche insalatone tipicamente estive;
Giallo: questo colore caratterizza un peperone dalle proprietà antiossidanti e dalla buccia meno spessa. Con una polpa ricca di succo e morbida, risulta ottimo per la preparazione di sughi e creme da bruschetta.
Questo ortaggio è ricco di sali minerali, vitamine A e C, betacarotene, ma, soprattutto, di potassio, elemento che incrementa la proprietà di proteggere l’apparato cardiocircolatorio.
Per quanto riguarda la vitamina C, la curiosità è che il peperone ne contiene molto di più di agrumi e kiwi, anche se questa è una informazione poco diffusa.
La quantità giornaliera di vitamina C sufficiente varia tra gli 80 e i 90 mg; 100 g di peperone rosso ne contiene 166 mg!
Tutti questi benefici sono sicuramente più efficaci se l’ortaggio viene consumato crudo o cotto al vapore.
Il peperone: Aromi
L’abbinamento di peperoni e rosmarino non è così tanto conosciuto, ma, se assaggiato una volta, sicuramente conquisterà il palato.
Ecco quindi che quel fantastico prodotto che è il rosmarino in polvere Masilicò, trova spazio in vari piatti a base di peperoni.
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Quella del rosmarino è una pianta perenne tipica della macchia mediterranea, tanto cara ai Romani per i quali simboleggiava sia l’amore, che la morte.
Per questa ragione ne venivano bruciati i rami durante i sacrifici per purificare l’aria.
Ne venivano poi confezionate corone insieme al mirto per rendere onore ai defunti.
Questo arbusto tanto diffuso in Cilento è stato a lungo il centro di studi medico-scientifici, che hanno appurato la capacità di alimentare la longevità di chi ne fa largo consumo come, per esempio, gli abitanti di Acciaroli nel Cilentano; proprio quello stesso rosmarino che Masilicò essica, tritura, invasetta e commercializza.
Accoppiata vincente in cucina
Ecco così dei fantastici piatti dove peperone e rosmarino, con altri ingredienti, fondono il loro apprezzatissimo gusto:
peperoni al rosmarino cotti in padella con olio, aglio e pomodori (perfetti i peperoni rossi e verdi);
un fantastico sugo con olio EVO e aglio per condire, ad esempio, i fusilloni Masilicò;
la classica peperonata dove la polvere di rosmarino Masilicò sostituisce il basilico;
marinati al forno, sempre con l’aggiunta di aglio.
Il peperone: Curiosità
In Puglia vede l’origine una ricetta di peperoni sott’olio dal nome caratteristico: “pric prac”, che deriva dal rumore che, tagliandolo con le forbici, fa questo ortaggio.
In Basilicata, invece, si realizzano i peperoni “cruschi”, cioè croccanti.
Peperoni rossi legati insieme da un filo sottile inondano balconi e finestre dove vengono messi ad essiccare, per poi essere fritti.
Una curiosità sul rosmarino, invece, è quella per cui l’olio essenziale che se ne ricava è utilizzato per donare una profumazione caratteristica all’acqua di colonia d’Ungheria, insieme ad arancio, camomilla e bergamotto.