Lo Zafferano
Lo Zafferano • Storia e botanica
Picrocrocina e safranale: ecco le due molecole cui deve il suo caratteristico profumo lo zafferano.
I primi documenti che attestano l’esistenza di questa spezia risalgono al VII secolo A.C. nel periodo degli Assiri.
Questa è una pianta perenne che pare derivi da un particolare crocus che cresceva sull’isola di Creta, mentre il suo nome attuale pare abbia radici nella lingua araba “zafaran” o persiana “zarafara” e cioè proprio: croco.
Fiorisce in autunno e può raggiungere i 30 cm di altezza. Quando le piantine di zafferano germogliano producono delle piccole gemme viola,che si apriranno in fiori nel mese di ottobre, appunto, così da rendere i campi di coltivazione di un avvincente e brillante color malva.
Si trova sicuramente nella macchia mediterranea dove il leggero vento estivo non manca mai e può sopportare anche temperature invernali che sfiorano i -10°.
Qualche leggenda
Attorno a questo fiore ruotano varie leggende come, per esempio, quella per cui, secondo i romani, un giorno il dio Mercurio lanciò il suo disco e, senza volere, colpì a morte il suo più caro amico Crocus e così per autopunirsi, tinse col suo sangue il fiore, perché l’amico non venisse dimenticato.
In Grecia, invece, la leggenda narra la storia del grande amore tra la ninfa Smilace e Croco.
Purtroppo l’amato morì e, perciò, gli dei mossi a compassione, trasformarono la ninfa in una varietà di edera e lo sfortunato proprio nel fiore crocus per ricordarli per sempre insieme.
Anche nelle opere di Virgilio, Ovidio ed Omero, ricorre spesso lo zafferano, ma in particolare nell’Iliade si racconta che Isocrate profumasse con questa spezia i cuscini ogni sera prima di dormire e che fosse usanza come profumo per templi e nel lavaggio dei pavimenti.
Lo Zafferano • Medicamenti
Abituati a vedere ed utilizzare lo zafferano in polvere o pistilli,stupisce un po’ sapere che vengano realizzate con questa meravigliosa spezia, per esempio, delle capsule che trovano utilizzo per problemi legati all’apparato digerente, alla depressione e all’insonnia.
Sono stati affrontati anche studi del suo utilizzo nelle forme di ansia, nell’ Alzheimer ed altre patologie degenerative cognitive e della memoria. E’ stato riscontrato che l’utilizzo regolare di questa spezia aiuta a tenere sotto controllo le dislipidemie, la sindrome metabolica, colesterolo e trigliceridi.
Cucinando
Parlare di zafferano in cucina è quasi sempre sinonimo,nella cultura popolare, di risotto alla milanese. Questa spezia, però, è largamente utilizzata in molte altre ricette.
Parlando sempre di risotto, per esempio, se ne può preparare no vegetariano che vede questa spezia abbinata a scalogno e rucola.
Restando sempre su ricette a base salata si possono adagiare degli ottimi ravioli ai gamberi su di una crema di zucchine e zafferano.
Parlando di piatti a base di pesce,poi,squisito risulta essere quello realizzato con pesce spada, arance, limoni, prezzemolo, olio EVO Masilicò, passata di pomodori e questa spezia dal colore dorato.
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Nel corso del tempo, dopo vari tentativi ed azzardi, lo zafferano ha trovato una collocazione anche nelle ricette di alcuni tipi di dolci come, ad esempio:
un dolce al cucchiaio con uova, ricotta e lamponi oppure una torta classica, magari a forma di ciambella, che vede nell’impasto fecola di patate, farina, uova, come ancora la torta di mele speziata allo zafferano ma anche un delizioso sorbetto a base di yogurt. Si può preparare persino il riso e latte di mandorla aromatizzato con mango e zafferano. Inutile dire che per qualsiasi ricetta in cui è previsto l’uso di questa spezia, lo zafferano in pistilli Masilicò, naturale e lavorato con cura manualmente, risulta essere l’eccellenza.