Paccheri con melanzane e pancetta
Paccheri Masilicò
Nella tradizione culinaria Napoletana che Masilicò difende e rispetta con il suo operato, rientra anche questo formato di pasta di semola di grano duro: il pacchero.
Un nome che ha origini greche: “pas” e “keir”, che significano “tutto” la prima parola e “mano” la seconda.
Quindi: a mano piena, proprio come si fa per dare una pacca in segno di amicizia e di stima.
Per questo motivo, in Napoletano, i paccheri vengono chiamati “schiaffoni” e la spiegazione è particolare: quando vengono versati in un piatto il rumore che fanno è molto simile a quello di uno schiaffo!
Sono dei maccheroni di grosse dimensioni che Masilicò realizza con farina di semola di grano duro Italiano, acqua e trafilatura a bronzo, essiccandoli poi nel modo più naturale.
Pare che i primi furono realizzati nel 1885, quando re e regina andarono a Gragnano per inaugurare la ferrovia tra questo paese e Castellammare.
In quell’occasione i pastai del luogo, per fare festa, realizzarono nuovi ed originali formati di pasta e da allora, sia conditi con svariati condimenti a seconda dei luoghi e delle stagioni che ripieni in diversi modi e cotti al forno, hanno conquistato le tavole di tutto il mondo.
Paccheri con melanzane e pancetta • Pancetta affumicata
Questo salume, conosciuto come “bacon” – nome che in passato definiva la parte posteriore del suino, utilizzata per il prosciutto – in realtà è realizzato con la pancia o con la lonza.
Viene lavorato con spezie, sale, zuccheri, salamoia e poi affumicata sia col metodo a freddo che a caldo.
La pancetta affumicata è utilizzata e prodotta anche in America, dove l’affumicatura viene aromatizzata con cuori di pannocchie di mais, peperone rosso, acero, zucchero di canna, melassa, miele e cannella.
Altre zone di produzione sono Regno Unito, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda.
Paccheri con melanzane e pancetta • Provola affumicata
La provola affumicata è un formaggio tipicamente Campano di latte di bufala, a pasta filata, dalla forma molto simile ad una pera e dalle origini molto antiche, dal momento che già veniva realizzata nel 1600.
Una volta realizzato, questo formaggio viene posto in una stanza dove verrà bruciata della paglia che gli conferirà un colore giallo “paglierino”, appunto, ed un gusto affumicato.
Viene spesso confusa con la scamorza da cui però si contraddistingue perché la provola è a latte crudo mentre invece la scamorza è a latte semicrudo.
Paccheri con melanzane e pancetta • La ricetta
Ingredienti
- 1 confezione di paccheri Masilicò
Li trovi qui –> https://www.masilico.com/pasta-artigianale/ - 1 vasetto di melanzane a filetti Masilicò
Lo trovi qui –> https://www.masilico.com/conserve-sottolio/ - 100 g di pancetta affumicata a dadini
- 1 spicchio di aglio
- 8 pomodorini Corbarino Masilicò
- 150 g di provola affumicata a dadini
- QB di sale-peperoncino in polvere e olio extra vergine di oliva Masilicò-prezzemolo tritato
Procedimento
- Porre in una pentola l’acqua per la cottura della pasta e, nell’attesa che bolla e si cuociano i paccheri, mettere in un tegame l’olio e l’aglio tritato fine
- Quando sarà ben rosolato aggiungere i dadini di pancetta; trascorso qualche minuto, unire le melanzane sgocciolate dall’olio di conserva, incoperchiare e cuocere per cinque minuti.
- Dopo aver tagliato a dadini i pomodori aggiungerli al condimento, salare e terminare la cottura.
- Quando i paccheri saranno cotti al dente, scolarli e spadellarli nel condimento e spolverizzare con peperoncino a piacere.
- In una pirofila da portata versare metà della pasta, ricoprire con la scamorza e versarvi la rimanente pasta bollente affinché il formaggio si sciolga e “fili”.
- Completare con prezzemolo tritato per dare una nota di colore (facoltativo).