Pomodorini secchi tra storia e tradizione
Pomodori secchi: storia e tradizione

Pomodorini secchi tra storia e tradizione
Un vecchio proverbio contadino insegna che “il pomodoro vuole avere i piedi nell’acqua e la testa al sole”. 

Pomodorini in viaggio

Dal Sudamerica, passando per il popolo Maya e quello Azteco e transitando per la Spagna, grazie ai Borboni il pomodoro approda in Italia intorno al 1500.

Questo frutto (anche se catalogato tra gli ortaggi) giunge a maturazione tra luglio e agosto ma, essendo molto deperibile data la tanta acqua che possiede, anticamente la conservazione era pressoché impossibile. 

Grazie al procedimento dell’essiccazione, che già era praticato con molti alimenti, la “vita” del pomodoro, nei secoli, fu salva! 

Il pomodoro giunge a maturazione tra Luglio ed Agosto, proprio nel periodo migliore per essiccare al sole.

Soprattutto nei paesi dell’Italia meridionale è facile assistere alla tipica raccolta dei pomodori i quali, una volta tagliati, vengono stesi su teli di canapa, cosparsi abbondantemente di sale ed esposti al caldo sole estivo, così da far asciugare tutta l’acqua in essi contenuta. 

Esisteva anche un altro metodo speciale per essiccare i pomodori: porli, sempre tagliati, accanto ad un braciere alimentato a carbone in modo da ultimare il procedimento in 24 ore. Questo metodo, però, era efficace solo per piccoli quantitativi. 

Una volta che il colore rosso e vivace tipico di questo frutto diventa scuro, l’essiccazione può ritenersi completata. 

Piana del Sele e Masilicò 

Tra Costiera Amalfitana e valle del Sarno, da sempre, i contadini di Corbara coltivano un pomodorino caratteristico per aspetto e gusto. 

Piriforme, agrodolce, gustosissimo se consumato appena colto con olio di oliva, questo particolare pomodorino può essere conservato appeso ai pergolati per essere gustato anche in pieno inverno. Infatti intrecciando i rametti dei sui grappoli, si realizza il così detto piennolo, il quale viene poi appeso con estrema facilità. 

Questo pomodoro trova spazio per essere coltivato nella Piana del Sele, 500 chilometri quadrati di pianura lambiti dal Mar Tirreno nel golfo di Salerno. 

Ed è proprio Masilicò che seleziona grappoli di questo pregiatissimo pomodorino, coltivato, raccolto ed essiccato in maniera totalmente naturale

Pomodorini secchi e fantasia

I contadini, una volta che i pomodori sono essiccati, li conservano in abbondante olio extravergine di oliva, come il DOP del Cilento Masilicò.

Alcuni, con un po’ di fantasia, profumano questa conserva con basilico, con aglio, oppure la rendono più stuzzicante con il peperoncino. 

Pomodorini secchi e benessere

Chirurgia plastica? No, pomodorini secchi! 

Proprio così! Questi frutti della terra e del sole hanno proprietà benefiche inimmaginabili. 

In primo luogo essendo ricchi di zinco, potassio e vitamina C, prevengono le smagliature e facilitano la guarigione delle lesioni della cute. 

Elisir… di lunga vita

Inserire questo alimento nella dieta quotidiana contribuisce a rallentare l’invecchiamento, dando elasticità alla pelle. 

Lo zinco contenuto, associato al licopene poi, fa sì che non si alzi il livello di colesterolo LDL, che, come risaputo, è spesso responsabile di patologie. 

In cucina

Grazie a tutte le proprietà sopra elencate il desiderio di sapere come utilizzare in cucina i pomodori secchi ora è più che lecito! 

Ecco alcuni suggerimenti:

Aggiungendoli al pesce ed in sinergia con il timo in polvere Masilicò, si darà risalto al gusto di questa portata. 

Un altro piatto sfizioso? 

Crespelle con ricotta e pomodorini secchi;

ma anche: scones con piselli e formaggio, dove trova spazio anche l’olio extra vergine DOP del Cilento Masilicò

Per non parlare poi dell’utilizzo di una gustosissima salsa di pomodorini secchi da unire alle sarde del ripieno dei fiori di zucca. 

Se invece si desidera stupire ed appagare il palato degli ospiti, utilizzando un altro dei prodotti della gamma Masilicò, allora si può optare per la spadellata di carciofi con salsiccia, pomodorini secchi e… polvere di mirto Masilico’

Pomodorini: curiosità

Anticamente, per facilitare la conservazione e donare sapidità e gusto, prima dell’esposizione al sole i pomodori si “godevano” un bagno nel meraviglioso mare che lambisce le sponde italiane. 

Quando ci si riferisce ai pomodori nel napoletano, si parla di “pommarola”, termine che deriva dall’antico “pomo d’oro”, proprio perchè in origine era il colore giallo quello più diffuso. 

Intorno al ‘600 il pomodoro veniva utilizzato nella preparazione di pozioni magiche e filtri dal potere afrodisiaco, al punto che fu anche denominato “frutto dell’amore”! 

Carrello

Nessun prodotto nel carrello.